>Segnalo questa bella iniziativa…FR

La città è al centro della mostra finale del workshop. Città intesa come spazio, edificato, pianificato, organizzato, ma anche la città intesa come luogo, vissuto, spiato, raccontato: strumento di misura per entrambe, l’uomo. È l’uomo infatti a predisporne e regolarne la costruzione, così com’è l’uomo a fare pratica, vivere e agire in tale costruzione, per farne emergere interferenze, accidenti, sbilanciamenti.
Un esercizio dello sguardo dunque, che lo porti oltre ciò che vede, verso connessioni con altre situazioni, condizioni, contesti, verso le alterità. A partire dalla ricerca di ognuno, che il tutor ha indagato in un confronto collettivo estrapolando parole chiave e linguaggio come punti di partenza per la ricerca in situ, i partecipanti sono stati “incaricati” di rendere visibile attraverso un progetto, un’immagine, un’azione, un aspetto della città che abitualmente non lo è.
“Cliccando su oggi” il dito degli otto partecipanti, si sia esso posato sulle scale mobili in città come su una pianificazione urbanistica improbabile, sullo straniero invisibile come sui suoi personaggi più atipici, ha dunque sviluppato procedure di lettura dello spazio urbano e possibilità di esperienza del luogo cittadino che si propongono come livelli in grado di sovrapporsi a quelli del reale come a quello storico.