CON LA RIFORMA DEL RIO PER LE SCUOLE PIU’ COSTI E MENO SERVIZI

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La conferenza stampa di stamani (foto Arezzooggi.it)

18 novembre 2013 – “Il Disegno di Legge del Ministro Del Rio sulle Province rischia di trasformarsi in un’operazione di facciata, che aumenta i costi e diminuisce l’efficacia degli interventi a favore dei cittadini”. Così ha esordito l’Assessore provinciale all’edilizia scolastica Francesco Ruscelli nella conferenza stampa convocata per fare il punto sugli effetti delle annunciate novità istituzionali all’esame del Governo. “L’Italia ha bisogno di riforme che semplifichino, riducano i costi e migliorino i servizi, ma l’impressione è che il punto di caduta di questa riforma potrebbe non essere questo – ha affermato Ruscelli. Se sulla gestione delle scuole si passerà, come dimostra lo studio promosso dall’Unione Province Italiane, da 107 a 1327 centri di costo, nella nostra provincia il passaggio sarà da uno a tredici, realizzando così un’inversione di tendenza rispetto alla strada delle economie su area vasta imboccata su altri settori. Per far capire di cosa parliamo, faccio solo l’esempio dei costi della gestione calore: grazie al nostro contratto di fornitura e alle economie messe in atto in questi anni abbiamo ridotto i costi a poco più di un milione di euro l’anno, rispetto al milione e quattrocentomila euro del 2010. Facendo un sommario calcolo basato sulle tariffe dei Comuni sulle scuole di loro competenza, l’aggravio di costo potrebbe aggirarsi sui 600.000 euro annui. Bisogna inoltre considerare il fatto che saranno divisi, secondo il progetto del Governo, la programmazione che resterà alle nuove Province, non più elettive, e la gestione che passerà come detto ai Comuni e che gli stesi Comuni si vedranno accollare anche i mutui contratti in questi anni per l’edilizia scolastica, che le Province hanno dovuto autofinanziare in assenza pressoché totale di risorse statali. Nel nostro territorio questa sorte non toccherà soltanto al capoluogo e ai Comuni con più di 15.000 abitanti, ma anche a Caprese Michelangelo, Monte San Savino e Anghiari, solo per fare alcuni esempi. In definitiva, pur coscienti della reale necessità di ridefinire l’architettura istituzionale delle stato e di tutti quegli enti e organismi che gravitano intorno ad essa, siamo convinti che la soluzione indicata dal disegno di legge Del Rio non sia quella migliore per una migliore efficienza ed efficacia dei servizi ai cittadini”, ha concluso Ruscelli. Nella conferenza stampa sono stati anche ricordati gli interventi in corso e quelli in corso di appalto sulle scuole superiori della provincia, per un ammontare pari a 14 milioni di euro.

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